domenica 17 gennaio 2010




Wall-E
USA, 2008
Regia: Andrew Stanton
Produzione: Pixar, Wall Disney
Durata: 97'

Il pianeta Terra è stato abbandonato dagli uomini a causa della tossicità dell'atmosfera, causata dall'accumulo dell'immondizia. L'unico abitante è Wall-E, costruito per compattare e ammassare i rifiuti. Da 700 anni continua a fare il suo lavoro e vive in modo solitario, l'unica fonte di compagnia è un grillo e la visione in VHS di Hello Dolly!, che gli ha permesso di crearsi dei sentimenti. La sua routine è spezzata da Eve, robot in missione che deve accertarsi se c'è ancora una possibiltà di vita sul pianeta. Wall-E si innamora e decide di seguirla sull'astronave Axiom, dove vivranno una serie di avventure...
Se film di fantascienza degli anni '80 come Blade Runner mostravano un ipotetico Ventunesimo secolo con robot e macchine volanti, la visione del futuro della società odierna non è positiva: la Terra è un pianeta arido, invivibile e privo di vita, abbandonato dall'umanità rea di averla trasformata in questo modo. In mezzo a questa visione poco edificante c'è il piccolo Wall-E, che imperterrito continua il suo lavoro. Partito come un film muto (che è la parte migliore del film) che liricamente segue la vita quotidiana del protagonista, per poi avere un crescendo di azione con lo svolgersi della storia; il fascino del film sta nel coniugare il futuro dellanimazione in 3D con "l'antichità" del cinema muto; passando per il cinema sonoro degli anni '50 e rendendo infine omaggio alla fantascienza degli anni '60-'70. Le citazioni si sprecano: operaio alienato come Charlot in Tempi moderni, cerca di sopravvivere svolgendo impeccabilmente il suo lavoro e sognatore e imbranato, ma pur sempre adorabile, come sapeva essere Buster Keaton, spera che esista qualcuno che gli faccia compagnia. Il cinema per il piccolo robot è il suo mezzo per combattere la solitudine e per sognare, perchè la settima arte è l'essenza stessa del sogno. Con i suoi grandi occhi (che assomigliano tanto a quelli di Johnny No.5 del film Corto circuito) osserva e cerca di conservare le tracce di una vita che è esistita, di un'umanità che è stata capace di creare oggetti, arte; ma allo stesso tempo è stata colpevole di aver distrutto tutto ciò che ha creato. Pronipote di Hal 2000 di 2001: Odissea nello spazio, Wall-E è un essere che ha vita propria che rischia di essere il testimone di una civiltà che ha deciso di autodistruggersi. Ciò che ne rimane è una grande landa desolata chiamata Terra. Fortunatamente la visione del film non è negativa, nè permea l'intera pellicola di toni cupi e il messaggio finale è che un barlume di speranza c'è, ma non bisogna rifare gli stessi errori. Niente male per essere un film per bambini (e anche per adulti).
Voto: 8,5
A.M.

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