martedì 23 giugno 2015

GOODBYE: Addio a Laura Antonelli


Lei sale su una scala, lui le guarda sotto la gonna. Lei si volta e lo osserva. E fu subito culto. Laura Antonelli verrà ricordata per il suo film famoso, Malizia, dove impersonò un 'frutto proibito' per un giovane che aveva le fattezze di Alessandro Momo.
Verrà ricordata come icona erotica, ma nel corso della vita ha chiesto di essere dimenticata. E all fine ci è riuscita, andandosene via in punta di piedi, senza far rumore in un lunedì estivo. Aveva 73 anni e non fu solo l'attrice di Malizia. Fu anche una splendida donna aristocratica ne L'innocente diretto da Luchino Visconti, una Divina Creatura per Giuseppe Patroni Griffi e protagonista di una Passione d'amore diretta da Ettore Scola.
Una carriera stroncata, una vita volutamente caduta nell'oblio. Impossibile da dimenticare grazie ai suoi film.

4 commenti:

  1. Ovviamente, dispiace cristianamente per questa persona e per quello che ha passato. E questo vale per tutte le persone, famose o no, che hanno la loro vita "violentata" dal malfunzionamento delle nostre istituzioni. Nella fattispecie, questa persona ha dovuto aspettare dieci (dieci!) anni per sentirsi dire che era innocente, conoscendo nel frattempo il carcere e la pubblica umiliazione. Il nostro Stato se l'è cavata con un risarcimento di 150mila euro... e non dico altro.

    Poi, dal punto di vista strettamente cinefilo, devo dire che non ho mai amato i "coccodrilli" e le celebrazioni post-mortem (infatti nel mio blog non ci sono, salvo rarissime - e motivate - eccezioni). Sulla Antonelli posso dire che ha costruito la sua fama sulla propria incredibile bellezza... il problema è che una volta "sfiorita" quella, il cinema non l'ha cercata più (come capita a molte colleghe over-50 magari bellissime ma non artisticamente troppo dotate). Insomma, la Antonelli non era nè la Loren, nè la Magnani, nè la Cardinale... era un simbolo di bellezza e glamour, ma ha lasciato poche impronte nella storia del cinema.

    Questo, chiaramente, non va ad inficiare la tristezza, il disappunto, l'umana pietà per una donna che è stata maltrattata dal Sistema e abbandonata da tutti. Pseudo-amici compresi. Spero, mi auguro, che nessuno di questi si presenti venerdì al suo funerale in cerca, ipocritamente, solo di pubblicità gratuita. Sarebbe l'ennesima violenza per una persona che ha sofferto fin troppo.

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    1. Il tuo epitaffio è il migliore del mio! Io l'ho vista in Malizia, ma l'ho amata molto ne L'innocente. Un potenziale sprecato appunto in nome della bellezza, stritolata dalla macchina del cinema e umiliata dallo Stato.

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  2. Spiace vedere che fra i blogger di cinema l'esterofilia arriva fino al punto di ignorare la morte di un'attrice italiana conunque sia molto importante....hai fatto bene a parlarne!

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    1. Ci sto scrivendo un altro pezzo, perché secondo me oltre le belle gambe aveva molto di più. Dispiace che sia morta in solitudine e nell'oblio, meritava una vita e una carriera migliore...

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