giovedì 19 maggio 2016

RIFLESSIONI: Director's cult e la costipazione dello scrittore.




Ecco, stasera decido di non vedere un film, va  là che scrivo un po' il blog, tanto il post di domani è già pronto, così da non diludere i ragazzuoli amicici bloggers. 
E niente, di fronte allo schermo del computer, sono bloccata, tipo Mark Renton che a un tratto nel film dice 'sono costipato'. 
Il gulliver duele parecchio, l'occhio è pendulo, e quello che vorrei scrivere (quando non lo scrivo de mierda, secondo alcuni intenditori) è tutto conficcato nel gulliver. E la scusa per fare sega a scuola per spupazzarmi qualcuno non ce l'ho perché 1) la scuola l'ho finita da un pezzo 2) l'oggetto del mio spupazzamento è andato a trovare babbo e mamma al belpaese. 
Io alla mia creatura gli voglio tanto bene. Però questo mese (un po' come tutti, non fare la cazzara - mi rimprovera la creatura) è loffio loffio. Post brevi, post minchioni (sorry Jennifer, ma non sapevo cosa scrivere, meno male che stavi cascando in qualche parte del mondo, grazie per aver compreso le mie esigenze.), manco fossi René Ferretti che urla pieno di gioia "w la merdaaaaa!!!".
E in effetti è una situazione un po' di ca#ca stare rimbanbiti davanti al pc. E Mark Renton in realtà non c'entra. 
Post poco curati, da meritarmi il gentile commento 'ma quante stronzate che scrivi' detto da un gentile e codardo utente anonimo che ho altrettanto gentilmente mandato affa@ulo un secolo fa, anche se la voglia di chiudere il blog c'è stata. Di stronzate in realtà non ne scrivo, ma a volte la voglia latita un po'.
Ecco, stasera non mi va. Molto spesso non mi va. Mica me l'ha prescritto il dottore. Beh, però io sono una minkiona e mi sparo sui piedi (la zappa in UK non si usa, sono un po' più cruenti), perché voglio fare mille-e-minkia-rubriche che ogni minkia di mese non riesco a scrivere tutte quante.
Avevo in mente una recensione su St. Elmo's Fire, ma niente, fisso il pc come una ameba e mi viene voglia di vedere i vlog delle tizie che comprano chili di trucci e poi li testano a mo' di televendita, solo che è in versione 2.0. (Ecco, ne devo vedere uno sui rossetti rosa, finito de piagnere me lo guardo...).
E sì che di film ne vedo tanti, e anche gustosi (Knight of Cups di Malick, che in realtà dovrei rivedere per scriverci un semposio più che una recensione), e meno gustosi (High Rise con Hiddleston, devo anche cominciare a leggere il libro, o me tapina pigra!), ma sono tutti ficcati nella mia testolina, con la paura che dopo un parto di 50 ore il post non se lo fila nessuno perché ora che questi film escono in
Italia, invecchiamo tutti. E vai di complaint e piagnistei. Yay! 
Quindi scrivo della Lawrence che cade come un sacco di patate che faccio prima. 
Boh, oggi mi va così. E' come se il blog avesse le sue cose, ha solo voglia di mangiare tanta cioccolata. Cioè non mi va di scrivere un cavolo. Che poi lo sto facendo, ma a catzo di cane con lo scatzo imperante. Poi chissà, magari il guizzo crettino più che creativo prenderà il sopravvento, e dopo aver preso la suppostona di Mark Renton farò una bella cag... Ehm, una bella recensione. Chi visse sperando morì non si può dire, dissero i Litfiba.

2 commenti:

  1. Ale cara, ti capisco. La chiave di tutto per me è l'organizzazione, la mia agenda a prova di bomba evita costipazioni e silenzi, anche se a volte, quella pagina bianca di blogger resta bianca per ore...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per i consigli! La mia agenda è parecchio 'messy', dovrò darmi da fare per evitare di rimanere a fissare la pagina bianca e rimanere bloccata!

      Elimina