giovedì 4 aprile 2013

LA RUBRICA DEGLI ADDII: Addio a Roger Ebert




Il critico cinematografico e sceneggiatore americano Roger Ebert è morto oggi all'età di 70 anni. Da tempo lottava contro cancro alle ossa (in passato un tumore alla tiroide gli costò la rimozione della mascella). 
Vinse il premio pulitzer nel 1975 per la critica e scrisse la sceneggiatura di Up! (1976) per l'amico Russ Meyer. 
Critico cinematografico per il Chicago Sun-Times dal 1967, fu il primo giornalista a ricevere la prestigiosa stella alla Hollywood Walk of Fame. 
Il suo metodo di recensione comprendeva un parametro di giudizio espresso in stelle da "mezza" (che poteva anche essere considerato come un pollice giù) a 4 (pollice su). Famoso fu il suo metodo per giudicare un film, contenuta nella recensione di Shaolin Soccer

"Il sistema delle stellette è da considerarsi relativo, non assoluto. Quando chiedete ad un amico se Hellboy è un bel film, non gli chiedete se è un bel film rispetto a Mystic River, gli chiedete se è un bel film rispetto a The Punisher. E la mia risposta sarebbe che, se in una scala da 1 a 4 Superman è 4, allora Hellboy è 3 e The Punisher è 2. Allo stesso modo, se American Beauty è un film da 4 stelle, allora Il delitto Fitzgerald ne merita due".(rogerebert.suntimes.com)

Ebert stilò anche una lista dei film da lui giudicati dal punto di vista estetico, tecnico ed etico, la "Roger Ebert's most hated films" le recensioni più caustiche, dove in genere dava il giudizio negativo di 1/2 stelle, mentre per il film da lui ritenuti più brutti in assoluto (zero stelle), pubblicò due volumi I Hated, Hated This Movie e Your Movie Sucks (dedicato al film Deuce Bigelow: puttano in saldo). 
Tra le sue stroncature eccellenti figurano Velluto Blu di David Lynch e The Brown Bunny di Vincent Gallo direttamente da Cannes. 
Fondò inoltre L'Eberfest (dal 17 al 21 aprile) che ormai dura da 15 anni e c'era il progetto di un film documentario sulla sua vita.
Il suo film preferito fu Quarto Potere di Orson Welles e, sul suo blog da lui stesso curato fino all'ultimo, desiderava occuparsi solo di film che lo avevano entusiasmato, oltre a quelli che amava di più. La sua ultima recensione è Come un tuono. 
Uomo dotato di grande forza d'animo e un amore immenso per il cinema, nel suo blog (che verrà rilanciato il 9 aprile) c'è il messaggio per i suoi fan,  che si può considerare il suo testamento:

"Ovviamente, ci saranno dei cambiamenti. La ragione immediata del mio congedo è la mia salute. La dolorosa frattura che mi ha reso difficile camminare è in realtà un cancro. È stata trattata con radiazioni, il che ha fatto sì che non potessi vedere tanti film quanti ne vedevo un tempo Ne ho visti la maggior parte grazie agli screener che gli studio gentilmente mi hanno inviato. Il mio amico e collega Richard Roeper e altri critici si sono fatti avanti e hanno curato il giornale e il sito con recensioni dei più importanti film distribuiti in sala. Così possiamo andare avanti. A questo punto della mia vita, oltre a scrivere di film, potrei scrivere anche di come sia lottare contro sfide riguardanti la salute e i limiti che ti impongono. Fa schifo che il cancro sia tornato e che io abbia speso così tanti giorni in ospedale. Così nei giorni brutti potrei scrivere della vulnerabilità che accompagna la malattia. Nei giorni belli, potrei esprimermi su quei film così belli che mi trasportano al di là della malattia. Così, in questo giorno di riflessione, dico ancora: grazie per seguirmi in questo viaggio. “I’ll see you at the movies” (.http://www.cineblog.it/post/156195/roger-ebert-e-morto-addio-al-critico-cinematografico-piu-importante-al-mondo)



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