lunedì 16 gennaio 2017

IL CIRCOLO DI CUCITO: Tutti per una, tutti per Meryl!





"Ciò che hai detto è stato grande. C'era bisogno di dirlo e tu l'hai detto in modo splendido. Ti stimo così tanto per averlo fatto mentre il mondo celebrava i tuoi traguardi. Condivido i tuoi sentimenti a proposito dei bulli e dei prepotenti. Quando è troppo è troppo. Tu, con la tua eleganza e la tua intelligenza, hai una voce potente - una voce che ispira altri a parlare come se la loro voce possa essere ascoltata. E questo è importante: tutti dobbiamo far sentire la nostra voce".
Con queste parole scritte da  Robert De Niro in una lettera per difende il discorso di Meryl Streep pronunciato durante i Golden Globes.
Premiata con il premio alla carriera Cecil B. DeMille, l'icona del cinema ha approfittato per esprimere la sua preoccupazione riguardo Donald Trump, che diventerà ufficialmente il presidente degli Stati Uniti il prossimo 20 gennaio.
Trump non ha gradito la parte del discorso in cui Streep dice: 'Quando l'istinto di umiliare risiede in una persona così potente, arriva nella vita di tutti gli altri invitandoli e autorizzandoli a fare lo stesso. La mancanza di rispetto provoca altra mancanza di rispetto e la violenza chiama altra violenza. Perdiamo tutti quanti se i potenti sfruttano il loro ruolo privilegiato per maltrattare il prossimo!' e non ha perso tempo per usare Twitter come una mannaia (la lingua che ferisce come una spada la lasciamo a Cyrano De Belgerac) e la definisce una 'serva di Hillary' e un'attrice sopravvalutata (nonostante in una vecchia intervista l'aveva definita una delle sue attrici preferite), e i media si scatenano sul suo essere o non essere una grande attrice, dubbio che farebbe venire il mal di testa pure ad Amleto.
Al di là che non ci sono dubbi sulla statura di grande attrice, fortuna vuole che a Hollywood c'è chi la difende. Non solo De Niro, ma anche George Clooney, Lena Dunham, Ben Afflecks e Viola Davis hanno apprezzato l'intervento dell'attrice.


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